Sin dalla sua fondazione nel 1987, Meritalia è sospinta da un senso di libertà che contraddistingue il suo intrinseco pop-modernismo: non solo una posizione intellettuale che critica la stabilità e celebra l’eterogeneità, ma una vitalità felicemente incoerente che genera oggetti quotidiani del desiderio.
Il brand si propone come incubatore di molteplici creatività immediate, sintonizzate con i desideri di una società che si mette continuamente in discussione. Meritalia nega la simmetria –e la noia– del perbenismo da “salotto buono” attraverso una continua ricerca di forme e volumi, che trasformano oggetti ordinari, dal divano al tavolino, dalla sedia alla poltrona, in icone straordinarie.
Meritalia è reazione, consapevole negazione della regola: non coerente-non conforme-non monotona. Gli oggetti che produce sono, per natura, non statici e compongono un catalogo unico, eterogeneo e profondamente radicale nella sua cosciente incoerenza. All’evoluzione di Meritalia nel corso degli anni hanno infatti contribuito architetti e designer che si sono confrontati con l’identità radicale del marchio. Tra questi, si ricordano Mario Bellini, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Carlo Contin, Massimiliano e Doriana Fuksas, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Gaetano Pesce, Italo Rota, Carlo Scarpa, Afra e Tobia Scarpa.
Chi sceglie i prodotti Meritalia ha la possibilità di farli propri, ridefinendo il design da concetto astratto a strumento concreto per vivere, per dare forma al proprio spazio.
Dal 2023 Meritalia è parte del gruppo Italian Radical Design di Sandra e Charley Vezza, insieme a Gufram e Memphis.